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Editoria, una crisi senza fine

22 ott 2013
Il Rapporto 2013 sull’industria italiana dei quotidiani fornisce dati spietati e drammatici. I dati Inpgi sull’occupazione: nel 2012 quasi 700 posti di lavoro in meno rispetto all’anno precedente

Il Rapporto sull’industria italiana dei quotidiani – presentato nel corso della prima sessione di lavoro di Wan-Ifra Italia 2013 – è la ricerca realizzata ogni anno dall’Asig e dall’Osservatorio tecnico “Carlo Lombardi” per i quotidiani e le agenzie di informazione che raccoglie i dati più aggiornati sul settore editoriale: vendite, pubblicità, andamento dei bilanci, occupazione e retribuzioni poligrafiche, rete produttiva, anagrafe delle imprese del settore. A seguire alcuni degli indicatori-chiave che emergono dalla ricerca:

Il mercato dei lettori

• Diffusione media giornaliera 2012: 3.990.573 copie giornaliere (-6,6% su 2011)
• Diffusione digitale: 245.000 copie giornaliere
• Lettori di quotidiani nel giorno medio: 22.502.000 (42,7% della popolazione adulta)

Il mercato pubblicitario

• Mercato pubblicitario italiano 2012: 6,924 miliardi/€ (-14%)
• Fatturato pubblicitario dei quotidiani 2012: 1,022 miliardi/€ (-17,5%)
• Quota % della televisione sul mercato pubblicitario complessivo: 56%
• Quota % dei quotidiani sul mercato pubblicitario complessivo: 16%

Gli indicatori economici

• Totale ricavi 2012: 2,566 miliardi/€ (-12%)
• Ebitda aziende editoriali italiane 2012: € 21.140.000 (-85%)
• Ebit aziende editoriali italiane 2012: €-88.675.000
La rete produttiva (dati aggiornati a giugno 2013)
• Numero stabilimenti di stampa: 77 (-15 rispetto al 2011)
• Numero rotative di stampa installate: 134 (-18 rispetto al 2011)
• Capacità produttiva: 4.195.000 giri cilindro/ora (-10% rispetto al 2011)

Occupazione e retribuzioni poligrafiche

• Numero poligrafici al 31 dicembre 2012: 5.065 (-424 rispetto al 31 dicembre 2011)
• Retribuzione annua lorda media 2012 per poligrafico: € 44.037,30 (-1,2%)

Anagrafe dell’industria italiana dei quotidiani (dati aggiornati a giugno 2013)

• 155 testate quotidiane
• 116 società editrici
• 77 stabilimenti di stampa
• 87 concessionarie di pubblicità
• 147 agenzie di informazione

Nella relazione al bilancio consolidato Inpgi 2012, il presidente Andrea Camporese ha scritto: “I rapporti di lavoro in essere al 31 dicembre 2012 sono stati infatti pari a 17.547, con una diminuzione di ben 685 rapporti rispetto a quelli in essere all’anno precedente (18.232: - 3,8%). La maggiore contrazione continua a registrarsi nell’ambito dei quotidiani (- 292 rispetto al 2011) e delle radio tv locali ( - 106). La problematica dell’occupazione rappresenta ancora il tema centrale del dibattito relativo all’individuazione delle possibili soluzioni per superare la situazione di impasse in cui si trova oggi il mondo dell’editoria. E in tal senso si colloca lo sforzo dell’ente di promuovere misure incentivanti per l’assunzione di giornalisti disoccupati, cassaintegrati o precari, che ha portato all’adozione da parte del Consiglio di amministrazione di un provvedimento che ha previsto un consistente sgravio contributivo in favore delle aziende, i cui effetti positivi hanno comportato l’assunzione finora di circa 300 unità”.