Macerata, tribunale 'off limits' per i media. Fnsi e Odg: «Sia garantito ai cronisti di poter lavorare»
14 feb 2018
Intervento dell’Ordine dei giornalisti delle Marche e Sigim sull'ingresso al tribunale di Macerata interdetto ai giornalisti
I motivi di sicurezzaadottatinel tribunale di Macerata in occasione dell’interrogatorio di convalida davanti al Gip dei due nigeriani accusati dell’omicidio di Pamela Mastropietro sono comprensibili e condivisibili. Non si comprende né si può condividereperò la decisione di impedire ai giornalisti l’ingresso nel palazzo di giustizia. Una decisione che è apparsa discriminante dato che agli avvocati, dietro presentazione della tessera professionale, è stato permesso per motivi di lavoro.
I giornalisti davanti al tribunale di Macerata non erano semplici curiosi, ma professionisti responsabili, che chiedevano solo di svolgere la loro professione e il loro compito: quella di informare. Per tale motivo pretendevano e pretendono di essere trattati alla stregua di altre professioni, come quella dell’avvocato, al quale giustamente è stato permesso di entrare, anche se non direttamente interessato all’udienza.
Ai giornalisti, a parole, viene attribuita - in democrazia - la grande responsabilità del dovere dell’informazione in funzione del diritto del cittadino di essere informato correttamente, nei fatti però lo si impedisce, trattando - in questo caso - i professionisti dell’informazione come scomodi intrusi. Una contraddizione inaccettabile.