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Condé Nast premia l'Ifg di Urbino

23 set 2013
Borse di studio a cinque studenti che rappresentano le eccellenze nella moda, nel cinema, dell’arte e nel giornalismo. Marisa Labanca premiata da David Remnick, direttore del “New Yorker”

Una giovanissima praticante alla Scuola di giornalismo di Urbino, è fra i cinque studenti italiani premiati con una borsa di studio da Condè Nast, lo storico Gruppo editoriale americano che pubblica riviste prestigiose come The New Yorker, Vogue, GQ e Vanity Fair.

“Per oltre un secolo - ha detto Charles H. Townsend, Amministratore delegato di Condè Nast - abbiamo raccontato l’arte e la creatività dell’Italia sulle pagine delle nostre riviste. Queste borse di studio sono state istituite per celebrare questi straordinari contributi e sostenere un’industria che per tanti anni ha prodotto alcuni dei nostri partner commerciali più solidi”. “L’Italia – ha aggiunto Anna Wintour direttore artistico di Condè Nast e direttore di Vouge Usa – rappresenta l’eccellenza e noi siamo emozionati di poter conoscere e premiare cinque studenti che rappresentano il futuro di questo paese”.

La borsa di studio per il giornalismo è stata assegnata a Marisa Eleonora Labanca, dell’Ifg di Urbino, considerato uno fra gli istituti di formazione al giornalismo più prestigiosi d’Italia e d’Europa. Per Premiare Marisa Eleonora Labanca è arrivato dagli Stati Uniti David Remnick, mitico direttore del “New Yorker”. La cerimonia di premiazione si è svolta a Milano nella splendida cornice del Salone Napoleonico dell’Accademia di Brera, in occasione della giornata di apertura della Fashion Week milanese.

Assieme a Marisa Eleonora Labanca sono stati premiati Diego Salerno (borsa di studio in moda donna di Vogue per un corso di tre anni all’Istituto europeo del Design di Milano), Alberto Furlan (borsa di studio di GQ in moda uomo per un master biennale all’Università Iuav di Venezia), Francesco Fanuele (borsa di studio Vanity Fair in cinema per un corso universitario di tre anni alla Scuola nazionale di cinema del Centro sperimentale cinematografico di Roma) e Stefano Meli (borsa di studio di W in arte per un master di due anni all’Accademia di Belle arti di Brera, a Milano).

Tanta emozione e gioia fra i premiati. "E’ stata una grande emozione – ha detto Marisa Eleonora Labanca subito dopo la cerimonia – soprattutto perchè a premiarmi è stato il direttore del “New Yorker. Sono orgogliosa del grande lavoro che stiamo facendo alla Scuola di Giornalismo di Urbino. Chi sceglie di intraprendere questo cammino è consapevole che, ormai, la passione da sola non basta più. In questo lungo percorso, le Scuole di giornalismo sono, a mio avviso, un fondamentale strumento di preparazione e un importante trampolino di lancio per il mondo del lavoro. Le borse di studio, come quella della Condé Nast, incarnano un messaggio di fiducia perché alimentano un sogno: la possibilità di diventare giornalista. Poi quello che riserva il futuro non si può sapere, l’importante per chi sceglie questo cammino è non arrendersi mai, crederci fino in fondo".

Soddisfazione anche all’Università di Urbino per essere stata inserita fra le cinque strutture formative italiane d’eccellenza: “La nostra Scuola di giornalismo - ha dichiarato il Rettore Stefano Pivato - è da anni punta d’eccellenza del nostro Ateneo. Questa notizia conferma che investire nella cultura e nella formazione di qualità sono scelte fondamentali per un giovane, non solo per trovare lavoro ma per realizzare i propri sogni».

“E’ un riconoscimento che ci riempie di orgoglio – ha affermato il direttore del corsi Gianni Rossetti – e ci auguriamo possa contribuire a far capire anche ai marchigiani il patrimonio di esperienze, conoscenze e competenze che abbiamo accumulato in tutti questi anni e che sarà fondamentale per i progetti di formazione e di aggiornamento che l’Ordine dei giornalisti dovrà mettere in atto dal gennaio prossimo”.

A Milano, assieme a Marisa Eleonora Labanca, c’erano il direttore dei corsi Gianni Rossetti e il direttore dell’Istituto per la formazione al giornalismo, Lella Mazzoli che ha tenuto i rapporti con Donè Nast: “Siamo davvero molto orgogliosi – ha detto Lella Mazzoli – di essere tra le cinque Università italiane che ricevono un premio così importante. Siamo felici per le parole pronunciate dal direttore del New Yorker che si è complimentato per il lavoro dell’IFG, tra le migliori scuole di formazione, ha detto. Un riconoscimento prestigioso per il grande impegno e lavoro che porta avanti la Scuola insieme alla collaborazione di insigni giornalisti che rendono la formazione di alta qualità e fanno di Urbino una Scuola di grande successo".