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No a veline, sì ad osservatori attenti

04 apr 2024

La relazione del Presidente dell’Ordine dei giornalisti Marche all’assemblea annuale

Un anno fa eravamo qui, nello stesso posto, a parlare dello stato di salute dell’informazione, a celebrare i 60 anni di una legge ottimale per quegli anni e assolutamente fuori tempo oggi. Un oggi che deve confrontarsi sempre più con la Rete, i meccanismi dei social, l’Intelligenza artificiale, con una realtà accelerata.  Altri linguaggi, altri media. Ma con una certezza, un aspetto che deve essere immutabile: cambiano i contenitori, cambiano i linguaggi ma non devono cambiare i contenuti. Anzi, oggi più che mai, i contenuti sono importanti.

Una volta era la quantità dell’informazione a garantire la democrazia, oggi è la qualità dell’informazione a garantirla maggiormente.

E noi per primi dobbiamo fare un salto di qualità, riprenderci quella credibilità e autorevolezza che merita questa professione

Papa Bergoglio ha detto che siamo chiamati a” scrivere la prima bozza della storia”. Un concetto che si sposa integralmente con la nostra legge istitutiva quando all’art.2 fa riferimento alla “verità sostanziale dei fatti”.

Oggi siamo immersi nel mondo della velocità, dell’economia, del mercato, della performance dove l’insuccesso o la sconfitta (sociale, sentimentale, agonistica) è spesso scambiato per fallimento e non come opportunità di crescita e di maturazione.

Oggi non ci si può fermare a raccontare il fatto, la storia, bisogna fare lo sforzo di interpretarlo. Di cercare le cause o le motivazioni di quel fatto. E raccontarlo con le parole giuste.

Utopistico pensare di raccontare la verità, doveroso ricercarla, come hanno fatto molti nostri colleghi che sono morti o sono ancora sotto scorta per ricercare la verità. Senza dimenticare che ad ogni diritto – in questo caso il famoso diritto di cronaca- corrisponde un dovere.

Oggi sempre più dobbiamo fornire agli utenti, gli strumenti per capire, per farsi una opinione consapevole e prendere poi decisioni responsabili. Senza pregiudizi o stereotipi. Soprattutto senza condizionamenti. Che possono provenire da lobby di potere economico, politico e da un sempre maggiore e rischioso intreccio tra informazione e pubblicità. No a veline, si ad attenti osservatori capaci di scrivere se non la prima bozza della storia, almeno la prima bozza della realtà.

Per questo, oggi, essere iscritto all’Ordine deve essere garanzia si professionalità, una professionalità che deve essere espressa anche in un uso appropriato delle parole e delle immagini sui social. A questo proposito l’Ordine delle Marche ha inviato a tutti gli scritti un invito in questo senso

Professionalità significa competenza, preparazione, correttezza e sensibilità riprendendoci quell’intermediazione che oggi è praticata spesso dalle grandi piattaforme.

E per riacquistare l’autorevolezza auspicata servono riforme coraggiose:

-         Prima fra tutte rivedere la legge 69 del 1963…

-         Strettamente collegato è anche un riconoscimento economico adeguato. E su questo siano al fianco dei sindacati

-         Mettere mano alle querele temerarie meglio conosciute come querele bavaglio

-         Riconoscere il segreto professionale in modo totale (anche a pubblicisti e praticanti così come sollecitato dalla Corte dei diritti europei)

In attesa della legge di riforma sono state introdotte nuove linee guida per l’interpretazione dell’art.34 e per l’iscrizione di aspiranti pubblicisti (laurea magistrale, colloqui ecc) Non esiste più la possibilità del Ricongiungimento

 

La situazione nelle Marche:

-         2024 gli iscritti (1 giornalista ogni 700 abitanti- 1 professionista ogni 3.500 abitanti) nel 2018 fa eravamo 2.168 e via via sono andati diminuendo

-         22 i Consigli realizzati(2 al mese)

-         Realizzata per il secondo anno consecutivo la conferenza di fine anno con il presidente Acquaroli, iniziativa apprezzata anche dai colleghi delle varie testate che hanno potuto rivolgere al presidente domande sui temi più attuali.

-         73 i corsi di formazione nel 2023, 1,5 a settimana. Ne sono in cantiere altri sull’uso delle tecnologie (abbiamo realizzato un sondaggio agli iscritti)

-         A breve partirà un corso di inglese di livello base e livello avanzato: 24 ore ciascuno ( lo troverete in piattaforma)

-         Stiamo realizzando sempre corsi aggiuntivi per i nostri praticanti in sede e in prossimità dell’esame professionale

-         Ricordo che a 67 anni in automatico si verrà esentati dalla formazione ma non se si rimane in attività (L’attività gratuita non esenta)

-         A questo proposito il Consiglio delle Marche ha presentato (e la Regione l’ha accolta) una proposta sulla ripartizione fondi alle testate marchigiane. Un criterio di ammissibilità sarà determinato dall’assolvimento dell’obbligo della formazione da parte dei giornalisti in organico

-         -Attenzione alle recidive in caso di sanzione per non aver ottemperato all’obbligo di legge sui crediti formativi

-         7  (tra prof e pubblicisti sospesi per mancata Pec

 

 Bilancio:

-         Attivo anche se di poco, dobbiamo usare il bilancino + 2.639 euro

-         Tantissime incombenze burocratiche e amministrative di grande responsabilità

-         Mantenuto il taglio ai rimborsi di consiglieri, revisori e consigli di disciplina (nessuno ripeto riceve gettoni)

-         Dovremo affrontare le spese per i danni del terremoto di due anni fa.

-         Con un contributo nazionale abbiamo aggiornato l’anagrafica degli iscritti, stiamo digitalizzando tutto l’archivio cioè i faldoni cartacei che per legge dobbiamo conservare)

-         Abbiamo allestito la sala riunioni (con 25-30 posti) con schermo e impianto per collegamenti da remoto

-         Stiamo ancora superando gli ostacoli amministrativi per creare un Fondo di solidarietà per colleghi in difficoltà

 

Progetti

-         Accordo con l’università di Camerino per un corso di alta specializzazione sull’informazione scientifica che vale come crediti e come accesso al master

-         Abbiamo firmato un protocollo d’intesa chiamato Umet con Emilia Romagna, Umbria e Toscana per una riflessione comune su tematiche del giornalismo ed evitare così soluzioni disomogenee tra regione e regione.

-         Ricordo che abbiamo anche firmato un “Patto della salute” con gli ospedali riunioni in funzione di una collaborazione proficua a garanzia delle rispettive esigenze. Così pure con l’Ordine dei sociologi per iniziative da intraprendere in comune.

-         Stiamo rivedendo il sito dell’Ordine per renderlo più funzionale e immediato ipotizzando anche una app per accedere più rapidamente alle informazioni

-         Vogliamo dedicare una giornata in ricordo dell’ex presidente Dario Gattafoni a un anno dalla sua scomparsa

Ed è intenzione del Consiglio delle Marche realizzare un momento di confronto a 360 gradi sulle tematiche della professione, riunendo tutti i rappresentanti dei vari organismi professionali