È una sintesi perfetta dell’attuale realtà quella che arriva dalla conferenza Onu promossa in occasione della Giornata mondiale per la libertà di Stampa.
Una libertà che in Italia è chiamata a fare i conti con la riforma di tante norme che in realtà limitano il diritto all’informazione, con un reato, quello della diffamazione, che prevede ancora il carcere per i giornalisti, con un segreto professionale esteso solo a una parte della categoria e con querele temerarie che incombono come una spada di Damocle sul lavoro di tante redazioni.
A questo quadro fanno da cornice la ricerca di una gestione quanto più proficua dei nuovi mezzi di comunicazione, la lotta quotidiana alle fake news e, non ultimo, la sfida e le insidie rappresentate dall’intelligenza artificiale.
Nella giornata mondiale per la libertà di Stampa, il consiglio dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche ricorda i colleghi vittime di aggressioni e ingiustizie, auspicando una nuova stagione che ponga finalmente il diritto all’informazione tra i primi punti nell’agenda dei governi.
Consiglio ordine giornalisti Marche